13 novembre 2022. Ricordo di Franco Vettoretti.
Ad un anno dalla scomparsa di Franco Vettoretti, tanti amici donatori si sono ritrovato al Tempio, per ricordarlo e ripercorrere un tratto di storia associativa.
Franco, uomo generoso e tenace , fu determinante, quando era Presidente dell’ Avis Regionale Veneto, nell’ individuare ed indicare ai donatori di sangue la giusta via del dono che deve essere etico, anonimo e gratuito.
Si oppose tenacemente alla commercializzazione internazionale del plasma dei donatori italiani, avviando con un’industria nazionale il primo contratto “ in conto lavorazione”, diventato da allora modello ammirato e invidiato in tutto il mondo (tranne che per le multinazionali del settore).
La sua lungimiranza gli permise di intuire che quanto donato gratuitamente da cittadini italiani non doveva entrare nei circuiti produttivi delle multinazionali farmaceutiche. A tale scopo, si attivò convincendo i responsabili politici regionali ad avviare una convenzione che prevedeva il conferimento del plasma raccolto all’ industria e il ritorno dei rispettivi plasmaderivati alle aziende sanitarie di riferimento.
E’ stato un uomo concreto nel suo modo di vivere, un uomo del “fare” piuttosto che del “bisognerebbe fare”, sempre attivo per il bene degli ultimi.
È stato fortemente voluto e organizzato da Emilio Tessarin, memoria storica di Avis regionale. Un incontro, al Tempio del Donatore di Pianezze, che è caduto proprio ad un anno esatto dalla scomparsa di un’altra “colonna” storica di Avis: Franco Vettoretti. A ricordarne la storia avisina – e non solo avisina – si sono ritrovati il 13 novembre una quarantina di dirigenti ed ex dirigenti Avis. Fra questi anche ben quattro ex presidenti regionali Avis che ne hanno ricordato la figura: Gabriele Orcalli, prese il testimone di Franco Vettoretti nel 1987, Maurizio Bonotto, Gino Foffano (presidente dell’Odv Tempio del Donatore) e l’attuale presidente(ssa) Vanda Pradal. Molto toccanti le testimonianze – seguite alla Messa al Tempio – che si sono susseguite per più di un’ora da parte di degli intervenuti: dal presidente di Avis provinciale Treviso, all’ex presidente dell’Abvs (Associazione Bellunese Donatori Sangue) Toni Ganz, dal direttore di Dono&Vita (periodico di Avs Veneto) Beppe Castellano, alla sindaca di Maser Claudia Benedos. Quest’ultima ne ha tracciato il profilo di volontario anche oltre Avis, “sempre al servizio della Comunità e fondatore dell’Associazione Trevigiana Olivicoltori che in poco più di 20 anni ha ripopolato la pedemontana trevigiana del prezioso olivo”. Franco Vettoretti in Avis Veneto, ma diremmo in tutta Italia, verrà ricordato per essersi opposto con durezza al progetto dell’allora Giunta della Regione Veneto che – nel 1986 – aveva quasi firmato un contratto di vendita del plasma dei donatori veneti a una multinazionale austriaca. Un progetto che rientrò in fretta e furia, visto che si stavano mobilitando per scendere in piazza in tutto il Veneto centinaia di Avis e migliaia di donatori volontari. Da lì nacque il c/lavorazione del plasma italiano, i cui plasmaderivati restano sempre e unicamente di proprietà pubblica. Nell’occasione, anche per ricordare un punto fermo della “filosofia avisina” di Vettoretti, tutti i presenti hanno voluto lanciare un messaggio di pace (vedi foto) tramite i due striscioni che una settimana prima avevano sfilato a Roma.